I VINCITORI DELLA 38° EDIZIONE DEL PREMIO SOLINAS
Il Premio Solinas Celebra 38 Anni di Impegno nella Scoperta e Promozione dei Giovani Talenti del Cinema e dell’Audiovisivo Italiano
La Maddalena, 23 Settembre – Nel suggestivo scenario dell’isola di La Maddalena, il Premio Solinas festeggia il suo 38° anniversario. Fondato su principi di coesione, inclusione, parità d’accesso, rispetto del talento e delle competenze, il Premio Solinas è diventato un faro creativo nel panorama cinematografico italiano. Quest’anno, nella splendida cornice di La Maddalena, circa 200 autori e produttori si sono uniti per celebrare il talento emergente e contribuire all’evoluzione sostenibile del settore, creando nuovi formati e preparando i giovani talenti italiani per le sfide globali. Il Premio Solinas si distingue anche per l’adozione di approcci progettuali integrati che promuovono la collaborazione, sostenendo così la coesione e generando un impatto positivo sulla comunità locale, insieme al ruolo cruciale nell’attività di promozione dei giovani autori.
L’innovazione costante è una caratteristica chiave del Premio Solinas, riconosciuta e apprezzata dai giurati, dai partecipanti, dai produttori, dalle reti televisive e dalle piattaforme. Questa costante innovazione ha contribuito ad elevare il livello qualitativo delle storie italiane e a valorizzare territori e vocazioni cinematografiche. Fino ad oggi, sono stati realizzati e distribuiti ben 160 prodotti audiovisivi a partire dalle storie emerse dai concorsi del Premio Solinas, dimostrando la sua capacità di coinvolgere e valorizzare i giovani talenti, preparandoli per una carriera professionale nel settore.
La cerimonia di premiazione si è svolta ieri sera presso il Cinema Longobardo di La Maddalena, evidenziando la rilevanza dei progetti e la loro visibilità a livello nazionale e internazionale.
Le dotazioni dei premi per il Premio Franco Solinas e il Premio Solinas Documentario sono messe a disposizione dalla SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori.
“La nostra isola è casa generativa per i talenti e la scrittura cinematografica: la Sardegna ed in particolare è stata scelta da Franco Solinas per ospitare la ricerca e il pensiero capace di cambiare il modo di fare cinema e audiovisivo – sottolinea l’Assessore regionale alla Cultura Andrea Biancareddu- e noi oggi accogliamo il cinema italiano a La Maddalena consapevoli che, come Regione Sardegna insieme alla Sardegna Film Commission, daremo corpo e voce alle riflessioni condivise e sfide lanciate in questa 38ma edizione del Premio”.
Il Premio Solinas è una struttura permanente che in 38 anni di attività ha favorito la realizzazione di 159 prodotti audiovisivi di cui 139 film, 12 corti, 3 web series, 4 piloti per serie TV, 1 serie TV ed è sostenuto da: MIC, REGIONE SARDEGNA, REGIONE LAZIO, FONDAZIONE SARDEGNA FILM COMMISSION, COMUNE DI LA MADDALENA, ENTE PARCO DI LA MADDALENA, SIAE – SOCIETÀ ITALIANA DEGLI AUTORI ED EDITORI. Conta sul patrocinio di: PARCO NAZIONALE DELL’ARCIPELAGO DI LA MADDALENA, UNIVERSITÀ DI CAGLIARI, UNIVERSITÀ DI SASSARI, ISTITUTO G. GARIBALDI DI LA MADDALENA, e delle Ass. di Categoria APA, ANICA, 100AUTORI, ANAC, AGICI, WRITERS GUILD ITALIA, CNA, DOC/IT, SNCCI, UNITA. Collabora con: APOLLO 11, RAI FICTION, BOOKCIACK AZIONE!, IDS ACCADEMY E INDUSTRY. Partner: NETFLIX. Sponsor: RAI CINEMA, ALLIANZ, ASSIMOVIE, DELCOMAR, TURMO TRAVEL, GRIMALDI LINES”.
I VINCITORI DEL PREMIO SOLINAS 2023
Vincitore del Premio Franco Solinas Miglior Soggetto:
ROMA, NOTTE DEI MORTI, titolo originale Roma, 31 ottobre rosa shocking
di Angela NORELLI;
Con la seguente motivazione: “Una Roma notturna, mistica, dura e disperata, fa da sfondo a una storia centrata su un‘improbabile amicizia che racconta un’alleanza femminile fuori da ogni moralismo, rivendicando il valore di dell’empatia in un mondo che sembra sempre più sprofondare nell’indifferenza. Con grottesca ironia, due giovani donne si ribellano alla violenza delle loro vite, contro orchi lupi e morti viventi.”
Premio Franco Solinas 2023
Giuria: Carla Altieri, Daniele Basilio, Gabriella Buontempo, Luca Cabriolu, Teresa Cavina, Francesca Cima, Antonietta De Lillo, Salvatore De Mola, Graziano Diana, Valentina Gaddi, Annamaria Granatello, Laura Grimaldi, Antonella Lattanzi, Francesca Longardi, Ilaria Macchia, Salvatore Mereu, Davide Orsini, Fabio Paladini, Camilla Paternò, Cristiana Paternò, Giannandrea Pecorelli, Vanessa Picciarelli, Laura Pugno, Domenico Rafele, Paola Randi, Pilar Perrotta Saavedra, Fabrizia Sacchi, Roberto Scarpetti, Massimo Torre, Ines Vasiljevic, Lorenzo Vignolo, Monica Zapelli.
Il vincitore del premio al miglior soggetto e i 7 finalisti, concorrono al premio Franco Solinas Migliore sceneggiatura di 8.000€ Euro e alla borsa di sviluppo di Claudia Sbarigia
I 7 progetti finalisti sono:
AMICHE CARE, tit. or. Cattiva luce di Dario BONAMIN;
BRESSO FOREVER, tit. or. Aspetta la notte di Ruggero MELIS e Alessandro REDAELLI;
CARDINI, tit. or. Cucciolè di Valentina MORRICONE, Margherita ARIOLI e Francesco CASTELLANETA;
GOODBYE, JUGOSLAVIA, tit. or. Tiri liberi di Ivan PAVLOVIĆ;
IL FIGLIO PERBENE, tit. or. Luna-3 di Luca Maria PICCOLO;
NARCOS-LESSIA, tit. or. Narcoslettica di Ylenia RUBBINI e Roberta COREA;
ROMA, NOTTE DEI MORTI, tit. or. Roma, 31 ottobre rosa shocking di Angela NORELLI;
SBARRE, tit. or. Mjolnir di Francesco TOTO e Mattia NAPOLI;
Premio Solinas Documentario per il Cinema 2023
La Giuria composta da:
Giulia Achilli, Fabrizio Berruti, Cosetta Lagani, Tiziana Triana, Adele Dell’Erario, Pedro Armocida, Maurizio Di Rienzo, Gianfranco Pannone, Annamaria Granatello, Mattia Colombo, Ruggero Di Maggio, Desideria Rayner
Ha deciso di assegnare il premio Miglior Documentario per il Cinema a: PUENTES, titolo originale: EL SALTO DE LA CUERDA di DIEGO SCANO Con la seguente motivazione: “Per lo sguardo “dall’interno” e i ritratti corali, implacabili e densi di umanità con cui racconta una vicenda ignorata e delicata che coinvolge ogni giorno migliaia di vite che si spostano dal Venezuela alla città colombiana di Cùcuta, attraversando il Puentes Simón Bolívar alla ricerca di un lavoro che consenta a loro e alle loro famiglie la sopravvivenza. Un cinema che, ripercorrendo la strada tracciata da Rosi e Minervini, si pone l’obiettivo di affrontare un racconto del reale armonizzando l’osservazione cruda della realtà con la creatività artistica, nel tentativo di met tere in luce le vicende di un popolo che sta perdendo sempre più la propria voce”.
Vincitore Borsa di Sviluppo Valentina Pedicini è stato assegnato a: SIAMO L’ULTIMA GENERAZIONE, tit. or. FRAGILITÀ RIBELLE di MARTINA SCALINI e LORENZO BERTOLESI.
Con la seguente motivazione: “Raccontare il conflitto non è mai semplice. Scegliere di raccontare una pratica conflittuale invisa ai più, cogliendone gli aspetti intimi e politici insieme, è una sfida che interroga le ampie possibilità del film documentario. Grazie a delle intenzioni di regia solide, uno sguardo privilegiato che è allo stesso tempo sostegno e critica alla modalità di lotta scelta, la forte impronta generazionale che prende e dà parola alla propria rabbia, la borsa di sviluppo Valentina Pedicini va a Siamo L’ultima Generazione di Martina Scalini e Lorenzo Bertolesi, un racconto avvincente e caldo che ci permette finalmente di andare oltre i titoli strillati e indignati dei media e conoscere le reali motivazioni e rinunce dietro a coloro che lottano per il nostro pianeta e per il nostro futuro“.
Premio IDS Academy a: LUNÀDIGA, tit. or. TERRA ARSA di FRANCESCA TROVATO ed ELISA CHIARI Con la seguente motivazione: “Si assegna il Premo IDS Academy 2023 a “Lunadiga” (titolo originale “Terra arsa”) di Francesca Trovato e Elisa Chiari per la capacità di ricostruire in maniera chiara e visivamente innovativa, le dinamiche e lo scontro tra due dimensioni esistenziali lontane e opposte. Si premia il desiderio delle autrici di mettere in evidenza il conflitto sui temi centrali dell’identità e della scelta.”
La Giuria ha inoltre deciso di assegnare due Menzioni speciali a:
CHIADMA, tit. or. DAR L WALID – LA CASA DEL PADRE di FEDERICO FRANCIONI e GAËL DE FOURNAS Con la seguente motivazione: “Una storia di resistenza attraverso il racconto di mondi apparentemente inconciliabili in cui affiorano i temi del postcolonialismo, della memoria e della gentifricazione con una narrazione di vuoti apparenti e una forma luminosa e aggraziata.”
LA LINEA D’OMBRA, tit. or. IL TEMPIO DELLA MEMORIA di ALBERTO GEMMI
Con la seguente motivazione: “Per essere riuscito a riportare in vita un luogo di morte attraverso una pluralità di gesti, restituendo, con cura formale, una possibile architettura della memoria”.